Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – Aieta

( Calabria – rete BELC)

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno inserito Aieta nella rete internazionale del progetto ‘Borghi d’Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo’.

“Nella provincia di Cosenza, nell’Alto Tirreno Cosentino, troviamo uno dei “Borghi più belli d’Italia”: Aieta.

Nonostante la cittadina si trovi a soli 12 chilometri dal mare, ha tradizioni culturali ed enogastronomiche tipicamente montane; infatti, il suo territorio fa parte del Parco Nazionale del Pollino, situato in una conca di vallate, con alle spalle il mare.

Un borgo dove il tempo si è fermato e dove pace e tranquillità regnano sovrane. Passeggiando tra le piccole vie non passano di certo inosservati il bianco delle facciate e il rosso dei tetti degli edifici.

Aieta offre numerose chiese e piccole cappelle. La Chiesa Madre di Santa Maria della Visitazione fu edificata su un edificio di età normanna nel XVI secolo, il portale d’ingresso è in pietra mentre all’interno sono presenti vari affreschi e dipinti su tavola; di rara fattura invece il Crocefisso in legno artigianale e l’icona della Vergine. Anche il patrono di Aieta, San Vito Martire, ha la sua cappella votiva.

Il Palazzo Rinascimentale, dichiarato monumento nazionale nel 1913, fu eretto dai Martirano nel XVI secolo e si sviluppa su tre piani. Al suo interno, nel 2012, è stato inaugurato il MU.VI.D’A. (Museo Virtuale D’Aieta) in cui, attraverso una grafica 3D, è possibile riscoprire il Palazzo Rinascimentale nel suo momento di massimo splendore.

Aieta è ottimo anche per chi ama fare trekking, in quanto si possono raggiungere non solo i paesi vicini – Papasidero, Laino Castello e Laino Borgo – ma anche il Monte Ciagola e, proprio dal borgo, parte uno dei principali percorsi del Parco Nazione del Pollino.

La gastronomia locale è ottima e vanta tante specialità da provare: il Prisuttu di puorcu, simbolo in assoluto della cucina tipica e dal quale nasce la sagra che si svolge il 12 agosto; la Poncia, piatto a base di melanzane, patate e peperoni; la Cossa ‘mbittunata, la coscia di agnello cucinata con aglio e peperoncino. “

https://viaggiart.com/aieta

In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d’Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all’evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d’Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC – Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.

Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell’Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un’ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.

Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall’esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.

La legislazione dell’UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l’ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l’economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.

Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell’elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l’elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.

Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l’Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell’UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.

Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.

La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.

L’iniziativa è inserita nel progetto che Borghi d’Europa porta avanti in collaborazione con il Parlamento Europeo e che rinnova ogni cinque anni la scelta dei luoghi da valorizzare e far conoscere.

In occasione delle elezioni europee 2024 (così come era avvenuto nel 2019), la rete di informazione Borghi d’Europa rinnova infatti la selezione dei Territori da inserire nei progetti del prossimo quinquennio.

In collaborazione con il Parlamento Europeo e la sua community insieme-per.eu Borghi d’Europa accompagna le azioni delle istituzioni europee affiancandole nel sollecitare la partecipazione dei cittadini dei Borghi alla consultazione europea.

insieme-per.eu è una comunità di persone che credono nella democrazia e che vogliono darle un significato reale con l’avvicinarsi delle prossime elezioni europee. Mette in contatto persone provenienti da tutta Europa perché possano incontrarsi, condividere conoscenze e acquisire nuove competenze, incoraggiando nel contempo altre persone a votare nel 2024.

Paola è una cittadina in provincia di Cosenza.

Il principale luogo di interesse e simbolo di Paola è il santuario di San Francesco di Paola.

Francesco di Paola è il patrono della Calabria e questo è uno dei tanti motivi che rende la città uno dei luoghi religiosi più frequentati della regione.

Il santuario di San Francesco

Il santuario di San Francesco sorge nella parte collinare della cittadina in una valle ricca di vegetazione e costeggiata dal torrente Isca. Inoltre, il santuario, custodisce parte delle spoglie del santo.

Arrivati al santuario vi troverete davanti un ampio piazzale al limite del quale si erge la facciata principale del tempio.

A destra dall’ingresso principale vi è un arco, tramite il quale si accede alla parte laterale del santuario dove si trovano la basilica moderna, inaugurata nel 2000 e la fontana della Cucchiarella alla quale bevono, di solito, i pellegrini.

Accanto a questa vi è una bomba inesplosa caduta nel torrente vicino al santuario durante il bombardamento anglo-americano del 1943, che non danneggiò il santuario.

Continuando per la strada si accede al ponte del diavolo e ad un sentiero al termine del quale si trova il luogo in cui il Santo si rifugiò nei suoi anni giovanili.

Cosa vedere a Paola

Gli altri luoghi principali di interesse sono la balia, la Chiesa cosiddetta di sottoterra, le rovine romane, il palazzo Scorza e il castello di Paola.

Paola ha anche belle spiagge molto suggestive e rilassanti.

Inoltre è possibile fare shopping e acquistare diversi prodotti anche enogastronomici locali.

Il cibo sembra essere ottimo, infatti se volete fermarvi, avrete la possibiltà di poter degustare prodotti tipici locali, non solo nel centro ma anche nei ristoranti presenti negli stabilimenti balneari.

 – Un Bilancio delle attività della IAI dopo il Covid

Dopo un primo periodo di assestamento e di riorganizzazione del lavoro, dovuto ai lockdown, le attività della IAI sono riprese grazie alle modalità telematiche che hanno permesso di portare avanti il lavoro quotidiano di un organismo intergovernativo. Purtroppo la seconda parte della Presidenza serba, l’intera Presidenza Slovena e buona parte di quella albanese sono state svolte online, facendo venire meno tutto quella parte di networking, di relazioni e contatti umani che sono alla base della diplomazia e della cooperazione regionale. Dalla metà del 2022, grazie alle misure di contenimento, sono riprese le attività in presenza riuscendo a organizzare, a fine Presidenza albanese, sia la Conferenza annuale dei Presidenti dei Parlamenti IAI sia il Consiglio Adriatico Ionico (incontro Ministri degli Esteri) a Tirana.

La Presidenza della Bosnia-Erzegovina (giugno 2022 – maggio 2023), tenuta interamente in presenza, è stata un grande successo, con molti eventi e incontri di alto livello, fra cui una conferenza sull’imprenditoria femminile e una sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

– Quali sono le attività che caratterizzano il 2023

Dal 1° giugno 2023 la Repubblica di Croazia ha assunto la presidenza sia dell’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) che della Strategia Europea per la regione adriatico ionica (EUSAIR). La Croazia ha iniziato il suo anno di Presidenza con due eventi di alto livello: una conferenza di lancio aperta dal Ministro degli Esteri e dal Ministro dell’Integrazione Europea e una Conferenza sull’empowerment femminile che ha discusso il ruolo delle donne nelle discipline scientifico-tecnologiche, nell’imprenditoria e fra le giovani generazion

Nella seconda parte del 2023 oltre Comitato degli Alti Funzionari IAI e al Governing Board della Strategia EUSAIR, insieme a diverse Tavole Rotonde, è in programma una grande conferenza sui giovani con l’obiettivo di mettere a sistema le numerose opportunità messe a disposizione dalle organizzazioni ed enti che operano in quest’area. Il dossier giovani è infatti un tema che si è imposto con forza nella agenda politica sia della IAI che dei paesi membri che la compongono, a cui vengono dedicate molte risorse sia in termini finanziari che di tempo.

– Il Futuro della IAI

La IAI ha più di vent’anni dalla sua istituzione continua ad avere un certo potere di attrattività. Nel 2018 è entrata ufficialmente la Macedonia del Nord, dopo aver risolto l’annoso questione del nome con la Grecia, grazie agli accordi di Prespa; mentre nel 2019 anche la Repubblica di San Marino è entrata nell’Iniziativa.

Il sostegno all’allargamento e all’integrazione europea di questi paesi rimane ancora oggi il principale obiettivo e mission della IAI. Come Segretariato Permanente assicuriamo che il ruolo della IAI di “ancoraggio politico” alla Strategia Macroregionale sia attuato e che le attività dell’Iniziativa siano dirette a sostenere l’attuazione e il raggiungimento degli obiettivi dell’EUSAIR.

Inoltre l’Iniziativa, a seguito dell’entrata in vigore della Strategia EUSAIR, si caratterizza come portavoce della Società Civile, con il compito di collegare le esigenze della Società Civile ai pilastri della Strategia. Ciò è agevolato dal solido rapporto ventennale che lega la IAI ai Fora della Società Civile (Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, rete delle Università dell’Adriatico e Ionio – UNIADRION, e il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio) che hanno i loro Segretariati ad Ancona.

– Come procede l’integrazione europea nei Balcani

A più di vent’anni dal vertice di Salonicco, che aprì formalmente la strada dell’integrazione europea per i paesi dei Balcani Occidentali, non si registrano significativi passi in avanti.             
Montenegro e Serbia sono i paesi che, al momento, si trovano in posizione più avanzata avendo già chiuso alcuni capitoli negoziali. Albania e Macedonia del Nord hanno da poco convocato la prima conferenza intergovernativa che sancisce formalmente l’inizio dei negoziati per l’adesione all’Unione. Lo status di paese candidato è stato finalmente concesso alla Bosnia ed Erzegovina, recentemente a dicembre 2022, anche in seguito ai risvolti geopolitici del conflitto russo ucraino. In questa cornice, l’Italia è uno dei principali promotori dell’integrazione europea e dell’allargamento dell’UE ai Balcani Occidentali, mentre alcuni stati del nord Europa sono ancora reticenti e scettici rispetto ad un ulteriore allargamento.   
È bene comunque sottolineare che si tratta di un processo estremamente tecnico e dettagliato che non si concluderà nel breve periodo e che non presenta una deadline. Bisognerebbe accelerare e rendere più flessibili questi criteri, in quanto il vuoto lasciato dall’UE in questa area potrebbe essere presto riempiti da altri grandi player internazionali, come Russia, Cina, Turchia e monarchie del golfo che grazie ad aiuto economici e al soft power stanno guadagnando sempre più influenza e peso nell’area. Lasciare fuori questi paesi sarebbe un grave errore strategico, minando la stabilità e la sicurezza della regione. L’esperienza della IAI rappresenta quindi una ricchezza che deve essere coltivata e alimentata. In assenza di una prospettiva europea chiara e concreta, alcuni Paesi dell’area rischierebbero, da un lato, il riaffiorare o l’aggravarsi di problematiche interregionali che hanno caratterizzato gli ultimi decenni; dall’altra l’ingerenza dei forti poteri regionali che bussano alle porte dell’Europa

Il progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d’Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti.

L’Agenda 2030, firmata il 25 settembre 2015 dai 193 Paesi membri dell’Onu, si suddivide il 17 Goals o SDGs (Sustainable Development Goals) al cui interno sono compresi 169 target. Nei fatti l’Agenda rappresenta il quadro di riferimento globale per lo sviluppo sostenibile da raggiungere attraverso l’impegno di tutti (istituzioni, privati e società civile) su cinque campi, o meglio dire 5 P dell’Agenda: Persone, Pace, Pianete, Prosperità e Partnership.

“Anche il settore dell’economia e della finanza – commenta Laura Panizutti, Consulente Finanziario e Patrimoniale-,sono impegnati nel raggiungimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Dalla firma dell’Agenda, l’Ue ha attivato, proprio sul settore finanziario, un ampio programma di riforma dei mercati anche attraverso l’istituzione, a dicembre 2016, di un gruppo di esperti (High Level Expert Group on Sustainable Finance – HLEG) il cui compito è quello di elaborare raccomandazioni funzionali allo sviluppo della finanza sostenibile. “

Nel marzo 2018, inoltre, la Commissione Europea ha pubblicato il Piano d’Azione per finanziare la crescita sostenibile (Action Plan on Financing Sustainable Growth) con l’obiettivo di sostenere e implementare gli investimenti sostenibili attraverso l’integrazione di criteri ambientali, sociali, e di governance (gli Esg).

Questi criteri sono i fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento. Originariamente erano declinati attraverso il concetto di “Triple Bottom Line” o anche noto anche come “Persone, Pianeta e Profitti” (PPP), principio secondo cui le aziende non dovrebbero finalizzare le proprie azioni ai soli profitti ma anche ad assicurare il miglioramento delle condizioni delle tre P.

Fondamentalmente si tratta delle basi per gli investimento sostenibili e responsabili (Sustainable and Responsible Investing, SRI), criterio per cui le imprese hanno maggiori possibilità di successo (in termini di profitti e rendimento) nel caso in cui generano valore comune, condiviso e, soprattutto sostenibile.

Ed è qui, dunque, che entra in gioco la finanza sostenibile. Secondo Consob, la FS “si pone l’obiettivo di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che non solo generino un plusvalore economico, ma siano al contempo utili alla società e non siano a carico del sistema ambientale”.

Per ognuno degli SDGs, dunque, ci sono investimenti di finanza sostenibile in grado di sostenerne il raggiungimento degli obiettivi.

Negli ultimi anni il mercato della finanza sostenibile sta registrando una crescita significativa a livello mondiale e gli investimenti SRI si stanno gradualmente affermando, grazie alle molteplici opportunità offerte a investitori istituzionali e retail. Così come cresce il numero di operatori che integrano nelle strategie di investimento i criteri ESG.

Dal 2015 a oggi le attività gestite dai fondi d’investimento ESG sono aumentate a livello globale di oltre il 170 per cento. Dal gennaio all’ottobre del 2020 in Europa questa categoria di fondi ha registrato afflussi netti di risparmio per oltre 150 miliardi di euro, l’ottanta per cento in più rispetto all’analogo periodo del 2019. E secondo gli operatori la tendenza è destinata a proseguire.

Sulla base dei dati della Global Sustainable Investment Alliance, la crescita degli investimenti sostenibili e responsabili è stata del 34% in due anni (contro il 25,2% nel biennio precedente). La maggioranza degli investimenti si concentra in Europa, che rappresenta il 46% del mercato SRI globale. Seguono gli Usa con il 39%.

Secondo gli obiettivi della Commissione europea, la finanza sostenibile può contribuire ad attuare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici oltre che l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

In base ai calcoli delle Nazioni Unite, l’attuazione dell’Agenda 2030 richiederà dai 5mila ai 7mila miliardi di dollari di investimenti annui. E la Commissione europea valuta che il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione europea per il 2030 richiederà fino a 260 miliardi di euro di nuovi investimenti annui nel prossimo decennio.

Eurosostenibilità – Finanza etica ed economia reale

Il progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.

Partner di informazione di Borghi d’Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti.

Il tema : le differenze fra finanza etica e finanza sostenibile.

“ Uno degli aspetti che certamente preoccupano di più nella nuova normativa europea,è che essa

non contempla alcun obbligo di ‘non nuocere alla collettività e all’economia reale”, per gli operatori finanziari che intendono definirsi sostenibili.

La realtà del mondo della finanza è profonda,ente segnata da un utilizzo quasi senza regole di strumenti speculativi e dei cosidetti paradisi fiscali ; dall’utilizzo dei derivati come pura scommessa speculativa ; da un sistema bancario poco chiaro che evita i controlli e la regolamentazione.

Senza dubbio tutto questo non va d’accordo con il concetto di sostenibilità.

Se poi volessimo riferirci alla pura dimensione ambientale, ci sembra che la ricerca del massimo profitto nel minor tempo possibile, sia sicuramente la causa che motiva le aziende a non preoccuparsi dell’impatto ambientale.

La finanza etica si colloca in un campo del tutto diverso. Essa è intimamente legata all’economia reale.

“ Non interessa fare soldi dai soldi, ma, diversamente, creare uno strumento al servizio dell’economia e della societò. La finanza etica evita l’ossessione del brevissimo periodo.

La finanza etica si occupa dell’accesso al credito e dell’inclusione finanziaria dei soggetti più deboli.

L’Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) è un Forum internazionale nato nel 2000 e che raccoglie i paesi che si affacciano sul mar Adriatico e Ionio. È un forum intergovernativo per la cooperazione regionale nella Euroregione Adriatico Ionica. Il suo segretariato permanente ha sede nella città di Ancona, storico avamposto tra l’Europa occidentale, la Grecia e i Balcani, nella cinquecentesca Cittadella, detta anche Fortezza di Ancona. Borghi d’Europa promuove il progetto ‘L’Europa delle scienze e della cultura’, sotto il Patrocinio della IAI e con Bruno Sganga, enogastronomo e giornalista, quale coordinatore dei progetti per le Terre del Sud. In tal senso la Regione Calabria partecipa alla Macro Regione Adriatico Jonica sin dal 2010, e Borghi d’Europa aveva indicato nella Piana di Sibari, il ‘luogo’ da inserire nella rete dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale (2018). In quella occasione si era tenuto nel Nordest un incontro con la stampa, per ‘raccontare’ attraverso il convivio la storia di quei luoghi benedetti. “Indelebile per noi – osserva Renzo Lupatin, presidente di Borghi d’Europa -, è stato certamente il Riso di Sibari, della riseria Magisa”. La riseria MAGISA S.r.l. è una giovanissima realtà imprenditoriale della terra di Calabria, con 300 ettari di risaie ed un opificio adibito alla lavorazione. Nata nel 2004, ma con forte e precedente esperienza, è divenuta operante nel 2006, per un unico obiettivo: coltivare riso di estremo pregio e voler a tutti costi concludere il ciclo della filiera. L’obiettivo è molto semplice: esaltare le qualità organolettiche del riso prodotto nella Piana di Sibari, attraverso un sistema di lavorazione del tutto artigianale per mantenere quelle che sono le tradizioni della lavorazione del riso, ma soprattutto, non modificando le sostanze organolettiche e nutritive del prodotto. Con lo stesso spirito rappresentativo e fuori dagli schemi abituali, si è individuato in Calopezzati (CS) a ridosso del litorale ionico, un autentico borgo, tra paese antico e parte marina, di particolare bellezza e con forti caratteristiche tra ambienti naturali (paesaggi e visioni che si perdono a vista d’occhio sino all’inizio della Sila alle spalle); edifici storici (tra chiese, castello e convento); ed un’identità territoriale tra piatti e prodotti di notevole spessore (dai buccnott al ran rattat). Come nella giornata-evento al Ristorante-Pizzeria “La Tavernetta” che la famiglia Boccuti gestisce ottimamente da oltre 25 anni.

Redazione Italia Gusto/ Testata Giornalistica Borghi d’Europa

www.borghideuropa.eu/https://grandistoriedipiccoliborghiblogspot.com/

https://specialeitaliadelgusto.blogspot.com/,

Alessio Dalla Barba

Una  Paninoteca che è un piccolo angolo di Calabria gustosa

Milano, 23 Ottobre 2020- Un piccolo angolo di Calabria, con tutti i suoi eccezionali sapori, si trova a Milano in Piazzale Baiamonti, ed è stato visitato dalla Redazione Borghi d’Europa, impegnata ad inserire dei locali tipici nel progetto d’informazione della Iai (Iniziativa Adriatico Ionica): parliamo di Sbunda, panini di Calabria al 100%.

Qui i panini hanno un valore assolutamente tipico e gourmet e la clientela ha la possibilità di crearsi il panino, attingendo a diversi prodotti ed ingredienti calabresi d’alta qualità come la sopressata, la celebre nduja, il filetto di maiale, il capicollo, poi formaggi come la provola affumicata, il butirro e il caprino, oltre a verdure come la cicoria, le olive schiacciate e le melanzane grigliate e salse succulente come quella al basilico, quella ai pomodori secchi e quella ai carciofi.

Inoltre, si può anche scegliere tra prelibate farciture come la parmigiana di melanzane, le polpette al sugo e il soffritto di maiale. Anche le bibite sono tutte made in Calabria: da Sbunda si possono trovare vini come il Cirò e il Magliocco, birre artigianali di ben 5 diversi birrifici (Birra Kalabra, Gladium, Fridda Khala, Angel’s Beer e Limen) e bevande tipiche come il nettare di Bergamotto amaro, la spremuta di Bergamotto, o quella d’arancia Bio.

Il locale è piccolo e molto ben curato, quando si entra si respira subito la Calabria e si può decidere di consumare sul posto oppure da asporto.

Sbunda ha aperto i battenti a Milano a marzo 2019, grazie alla passione profusa dai 2 soci Giampaolo Cardamone e Marco Rizzitano, ragazzi con il lodevole intento di far conoscere il ricco patrimonio gastronomico della Calabria a Milano e nell’intero Belpaese: una mission che è musica per le orecchie dei giornalisti di Borghi d’Europa, specialmente in un periodo difficile come questo a causa del temibile virus Covid-19.  

A Milano l’Associazione di giornalisti della rete Borghi d’Europa  ha recentemente organizzato, nel quadro delle iniziative di informazione di “Milano, vetrina del Gusto”,la presentazione di ESOF2020,Euroscience Open ForumTrieste Città Europea della scienza e di IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica). ESOF2020, EuroScience Open Forum è la più rilevante manifestazione europea focalizzata sul dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica. Creato nel 2004 dall’associazione no-profit EuroScience, il forum ogni due anni offre un’opportunità unica di interazione e dibattito tra scienziati, innovatori, politici, imprenditori, operatori della comunicazione e cittadini. Trieste è stata nominata Città Europea della Scienza 2020 e ospiterà la nona edizione di ESOF.- EuroScience Open Forum – ESOF2020 Trieste, che si svolgerà dal 2 al 6 settembre con una missione rinnovata. Se prima della pandemia l’evento rappresentava uno dei principali spazi di confronto multidisciplinare a livello europeo sui cambiamenti della scienza e della tecnologia e sul loro ruolo nella società, gli ultimi mesi di ansie e incertezze generalizzate hanno aggiunto motivazioni forse ancora più profonde. “Nel Porto Vecchio di Trieste ci saranno necessariamente meno relatori fisicamente presenti, molti si collegheranno da remoto”, afferma Stefano Fantoni, Champion dell’iniziativa, “ma più delle difficoltà organizzative ha prevalso l’urgenza del confronto di fronte a tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Mai come in questo momento la comunità scientifica globale”, continua Fantoni, “deve dimostrare di essere all’altezza delle sfide che ci aspettano, a partire dalla ricerca di nuove modalità per continuare a far circolare le idee. La pandemia ha svelato in modo eclatante anche la rilevanza di una condotta etica solida nella diffusione dei risultati della ricerca e quanto lavoro vada fatto per migliorare il dialogo fra scienza e politica, fra esperti e media. ESOF è un evento pensato fin dalle sue origini proprio per favorire questo tipo di confronti”.Tenere ESOF2020 subito dopo la riapertura dell’Europa post-Covid è essenziale per discutere tempestivamente del ruolo della ricerca scientifica, dell’expertise e della comunicazione in questo contesto che non ha precedenti” afferma Michael Matlosz, Presidente di EuroScience. “Il nuovo format ibrido adottato per l’evento offre l’opportunità a tutti i professionisti della scienza e ai diversi stakeholder di partecipare attivamente al dibattito, di persona o virtualmente.” Ma l’incontro di Milano è servito anche a presentare il programma 2021 del progetto IAI (Iniziativa adriatico jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica, che ha origine il 19 – 20 maggio 2000 con la firma ad Ancona, da parte dei Ministri degli Affari Esteri di 6 Paesi rivieraschi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Slovenia), della Dichiarazione di Anconasulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. Ai 6 membri originari si sono aggiunti l’Unione di Serbia-Montenegro nel 2002 (in seguito alla scissione del 2006, sia la Serbia sia il Montenegro hanno mantenuto la membership nell’Iniziativa) e la Macedonia del Nord nel 2018, la cui adesione è stata promossa dall’Italia nel corso del suo anno di presidenza dell’Iniziativa. Ad oggi la IAI conta 10 membri, la Repubblica di San Marino è entrata a far parte dell’Iniziativa nel 2019 durante la Presidenza montenegrina. I settori di attività IAI sono gli stessi su cui insiste la Strategia dell’Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), una delle quattro strategia macro-regionali lanciate dall’Unione Europea nel 2014 (insieme alle strategie per la regione alpina, per la regione danubiana e per la regione baltica) e strutturata attorno a quattro pilastri: crescita blu; connettività; sostenibilità ambientale e qualità dell’ambiente; turismo sostenibile. Nell’ambito del proprio Progetto “Progetto L’Europa delle Scienze e della Cultura”, Borghi d’Europa ha così organizzato la propria partecipazione a questi importanti eventi internazionali: 28 Agosto presso l’ Enoteca di Cormons : incontro sui temi:  “Sostenibilità e Ricerca scientifica nella filiera agroalimentare” e 27 Ago a Trieste, pressoHeadquarters Esof2020sulle tematiche: “Sostenibilità e Ricerca scientifica nelle attività produttive”, in cui si affronteranno specificamente i temi riguardanti la sostenibilità nell’ambito finanziario, energetico e dell’acquacultura.

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IAI (Iniziativa Adriatico – Jonica)Forum Intergovernativo per la Cooperazioneregionale nella regione adriatico jonica

Borghi d’Europa ha fatto in questi giorni il punto sulle iniziative del progetto ‘L’Europa delle Scienze e della Cultura’, Patrocinio IAI (Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica) ed ESOF2020 Euroscience Open Forum Trieste Capitale Europea della Scienza.
” Nonostante la pandemia, i programmi si sono sviluppati con coerenza. Le iniziative hanno avuto
il loro naturale battesimo ad Ancona (agosto 2019), con l’incontro-intervista con l’Amb. Fabio Pigliapoco ( Senior Advisor di IAI). Fra settembre ed ottobre un incontro a Trieste, con ESOF2020,
per costruire il percorso di informazione comune.”
Nel mese di novembre Borghi d’Europa ha presentato a Milano,Vetrina del Buon e Bello Vivere il
progetto, concludendo il 2019 a Trebaseleghe (Padova),per raccontare ‘Padova,Città della Scienza’
e i Percorsi enogastronomici de l’Altratavola (sulle tracce di Luigi Veronelli).
Il 2020 si è aperto a Marano Lagunare sui temi de ‘Il Friuli Venezia Giulia e l’Area Adriatico Jonica.
Febbraio è stato dedicato ai contatti con la Slovenia : un incontro nelle Valli del Natisone (UD), ha
rilanciato la collaborazione con l’Istituto per la cultura slovena.
Marzo ed Aprile sono i mesi tradizionalmente riservati ai temi della Mobilità Dolce e alla partecipazione alle iniziative promosse da CO.MO.DO (Cooperazione per la mobilità dolce). I giornalisti e i comunicatori hanno ‘riscoperto’ il tracciato della Ferrovia Parenzana da Trieste, Isola (Slovenia) a Buie (Croazia).
Maggio è il mese riservato alla storia e alle Vie della Letteratura e della Poesia. Due incontri hanno
suggellato un percorso che lega Italia (Trieste), Umago (Croazia) e Capodistria (Slovenia).
Il tema : gli itinerari Tomizziani, nel ricordo di Fulvio Tomizza, grande scrittore di frontiera, grazie
ai progetti e alle iniziative del Forum Tomizza.
Un incontro lungo le rive della Piave, a Salgareda, ha attivato il nuovo Percorso sulle Via della
Letteratura e della Poesia, in un territorio che ha conosciuto alcuni grandi protagonisti dell’arte
e della cultura del ‘900 : Ernest Hemingway ; Giacomo Noventa ; Goffredo Parise……

Borghi d’Europa ha inserito Paola nelle iniziative dell’Anno europeo del Patrimonio Culturale.

Paola(Pàula in calabrese, Patikon in greco bizantino) è un comune italiano di 15 716 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria.
È principalmente conosciuta per aver dato i natali a san Francesco da Paola.
La cittadina è una delle mete del turismo religioso in Calabria.

Fra i principali luoghi di interesse si segnalano il Santuario di San Francesco, la Badia, la chiesa cosiddetta di Sotterra (nella località omonima – già Gaudimare – con dipinti di cui quelli più antichi sono variamente datati ai secoli altomedievali), rovine romane, Palazzo Scorza, il castello di Paola.

Ma se le iniziative del 2018 hanno avuto successo e sono state così numerose, lo si deve
indubbiamente alla realtà europea. Borghi d’Europa ha deciso così di legare la campagna d’informazione all’invito ai cittadini di partecipare al voto di maggio.
L’adesione alle iniziative di Stavoltavoto.eu ( in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano), si salda così al progetto del 2018, per valorizzare e far conoscere il
nostro patrimonio culturale.

“Come europei ci troviamo di fronte a molte sfide, dall’immigrazione ai cambiamenti climatici, dalla disoccupazione giovanile alla protezione dei dati. Viviamo in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Allo stesso tempo il referendum sulla Brexit ha dimostrato che l’UE non è un progetto irrevocabile. Mentre molti di noi danno per scontata la democrazia, questa sembra essere sottoposta a crescenti minacce, sia nei principi che nella pratica.
Per questo stiamo creando una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore affluenza degli elettori alle elezioni europee. Il nostro obiettivo non è di raccomandare questo o quel candidato. Sosteniamo il voto in sé, cioè l’impegno nel processo democratico con cognizione di causa e in modo informato. Vogliamo rafforzare il valore dello scambio di idee e costruire una comunità di sostenitori in tutta Europa che si impegnino per il voto. Difendiamo il concetto di democrazia affinché tutti insieme abbiamo la possibilità di decidere in che Europa vogliamo
vivere.”

“Cosa fa per me l’Europa” https://what-europe-does-for-me.eu/

Campagna in collaborazione con l’Ufficio del Parlamento Europeo, Milano
– A sostegno della campagna istituzionale per le elezioni del 26 maggio del
Parlamento europeo